Osservatorio CNA sulla Tassazione delle PMI: zoom su Firenze e Empoli

Osservatorio CNA sulla Tassazione delle PMI: Firenze si conferma una delle città con il fisco più pesante, Empoli invece è al 45° posto tra le città con il fisco meno duro.

Hanno dovuto aspettare venerdì 30 agosto 2019 i piccoli e medi imprenditori fiorentini per “festeggiare” il Tax Free Day, ovvero l’ultimo giorno dell’anno nel quale hanno lavorato per pagare tasse, oneri e contributi.

Firenze si conferma così, anche per quest’anno, una delle città d’Italia in cui il fisco è più pesante: la 5° per l’esattezza (peggiori solo le performance di Reggio Calabria, Bologna, Roma e Napoli con un’imposizione fiscale superiore dai 3 agli 0,2 punti percentuali) sui 141 Comuni (comprensivi di tutti i capoluoghi di regione e provincia) considerati dall’Osservatorio annuale CNA sulla Tassazione delle PMI.

“Sembra proprio che quest’anno in campo fiscale sia stato l’uomo a mordere il cane. È sostanzialmente il risultato dell’innalzamento al 50% della deducibilità Imu sugli immobili strumentali introdotta dalla legge di bilancio 2019 su pressione, in particolare, della Cna che ne ha fatto un cavallo di battaglia. Un segnale che apprezziamo moltissimo, anche se, purtroppo, gli imprenditori continuano a lavorare ben oltre metà dell’anno per un socio tanto inerte quanto esigente: l’amministrazione pubblica, centrale e locale – commenta Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana – Occorre uno sforzo maggiore da parte di Palazzo Vecchio, della Regione e dello Stato, che pure, ripeto, stanno andando nella giusta direzione”.

“La crescita della pressione fiscale sulle piccole imprese, quindi, non è ineluttabile. Ma il percorso virtuoso è solo alle prime mosse. Qualche passo in avanti è stato compiuto negli ultimi anni. Sono state, infatti, trasformate in legge alcune importanti proposte della CNA: l’introduzione del regime forfettario di tassazione del reddito d’impresa, l’introduzione del regime di cassa per la determinazione del reddito delle imprese in contabilità semplificata, l’abrogazione degli studi di settore” conclude Cioni.

Diversa la situazione fotografata ad Empoli che si presenta come una delle città d’Italia con il fisco meno duro d’Italia: la 45° per l’esattezza sui 141 Comuni (comprensivi di tutti i capoluoghi di provincia) considerati dall’Osservatorio annuale CNA sulla Tassazione delle PMI.

“Si tratta perlopiù del risultato dell’innalzamento al 50% della deducibilità Imu sugli immobili strumentali introdotta dalla legge di bilancio 2019 su pressione, in particolare, della Cna che ne ha fatto un cavallo di battaglia – commenta Marco Landi, presidente di CNA Empolese Valdelsa – La crescita della pressione fiscale sulle piccole imprese, quindi, non è ineluttabile. Ma il percorso virtuoso è solo alle prime mosse”.

Dopo aver fotografato la situazione dell’area, CNA Firenze Metropolitana lancia alcune proposte per invertire rotta, non solo a Firenze, ma in tutta Italia prima di tutto per semplificare il sistema, ancora molto complesso.

Sette sono le principali linee di azione:

  • Ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo;
  • Rivedere la tassazione Irpef delle imprese personali e degli autonomi;
  • Rendere l’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa;
  • Definire il concetto di insussistenza di autonoma organizzazione;
  • Rivedere i criteri per l’attribuzione dei valori catastali degli immobili;
  • Agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda;
  • Evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB;
Giacomo Cioni, Presidente CNA Firenze Metropolitana