Rilancio economico di Firenze: crowfunding civico e Pir

Emergenza sanitaria e rilancio dell’economia a Firenze. Si punta anche al “crowfunding civico”, da utilizzare per finanziare progetti economici, sociali e culturali nella città nel quale investitori, enti e cittadini finanziano direttamente progetti di pubblico interesse.

Nel Consiglio comunale del 22 febbraio è stato approvato un Ordine del giorno predisposto dalla Commissione Bilancio che suggerisce alcune idee importanti per il rilancio economico della città.

La grave situazione di crisi in cui versano gli operatori economici, soprattutto nelle città d’arte come Firenze, impone l’esigenza di studiare strategie di partnership pubblico/privato per avviare percorsi condivisi e sostenibili anche di riconversione delle attività produttive.

Per questo è importante proporre e sostenere innovativi percorsi condivisi tra cittadini e Amministrazione comunale come ad esempio il crowdfunding civico per il finanziamento di progetti finalizzati allo sviluppo della città e all’innovazione.

Con l’Odg approvato si invita l’amministrazione comunale a lavorare per rivedere la normativa sui Pir (Piani individuali di risparmio), uno strumento che potrebbe essere promosso e valorizzato dall’Amministrazione Comunale, in particolare i Pir tematici legati al turismo ed all’innovazione, per aumentare le detrazioni fino al 40% in 5 anni.

I Pir sono già presenti con successo all’estero da anni e sono configurabili come ulteriori strumenti dedicati in particolare ai piccoli investitori. Il funzionamento prevede che ogni singolo Pir, che dev’essere mantenuto almeno 5 anni, non può superare i 30mila euro di investimento. E un singolo investitore non può superare i 150mila euro di investimento in piani individuali di risparmio. In cambio l’investitore otterrà un abbattimento del carico fiscale. I Pir sono stati introdotti dalla legge di bilancio 2017, come forma di investimento a medio termine, capace di veicolare i risparmi verso le imprese italiane, e in particolare verso le piccole e medie imprese.

“Particolarmente importante poi – aggiungono infine Bocci e Fratini – sarà sostenere lo studio, la progettazione e la rendicontazione dei progetti sui quali l’Amministrazione ritiene di chiedere l’accesso ai fondi del Recovery Fund. Le iniziative proposte hanno la finalità di sostenere immediatamente le attività produttive e le famiglie che, in questo periodo di attività ridotta o di inattività rischiano la chiusura e soprattutto cercano di trovare strade nuove affinché la finanza sia a disposizione dell’economia cittadina e non viceversa”. (s.spa.)