Bonus edilizi: ancora caos e incertezze. Con la bozza DL Sostegni introdotta la restrizione di un’unica cessione del credito

Le nuove disposizioni contenute nella bozza del Decreto Legge Sostegni – ter.


Il DL, al momento ancora in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dunque di entrare in vigore, interviene a sorpresa, e in modo pesante, su criteri e procedure dei bonus edilizi modificandoli, per l’ennesima volta, con l’effetto di creare confusione e generare incertezze tra le imprese e i loro clienti e rischiando di paralizzare il mercato della riqualificazione edilizia.


Per contrastare possibili frodi, l’articolo 26 del DL impone infatti il limite massimo di una sola cessione del credito. Un’entrata a gamba tesa che mette a rischio uno strumento che sembra funzionare tanto sul fronte ambientale quanto sul fronte economico e che penalizza soprattutto artigiani, micro e piccole imprese che, grazie ai bonus, si stanno lentamente risollevando da una crisi terribile.


Le frodi che si stanno palesando e che la nuova misura intende contrastare, non hanno nulla a che fare con l’attività delle piccole imprese. Di fronte a comportamenti fraudolenti, CNA crede che sia necessario intervenire con forza contro chi viola la legge, invece di penalizzare indistintamente cittadini e imprese.


E invece l’impossibilità di una successiva cessione del credito dopo la prima, prevista dall’art. 26, è destinata a ridurre inevitabilmente la disponibilità degli intermediari a garantire crediti oltre la propria capacità di utilizzarli.


La notizia di questa spiacevole novità sta provocando un palpabile scoramento tra i proprietari e i titolari di imprese che vedono svanire la possibilità di cedere il proprio credito e quindi di realizzare i lavori programmati. 

CNA si è già mossa chiedendo al Governo e alle forze politiche di rivedere, con urgenza, il testo prima che sia pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, superando la restrizione di un’unica cessione del credito.