Nuove regole per i colori dei tatuaggi

Dal 4 gennaio 2022 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2020/2081 che ha introdotto importanti restrizioni sulle sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggi e trucco semipermanente.

È bene specificare che il regolamento REACH pone l’onere della prova a garanzia dell’uso sicuro delle sostanze chimiche in capo ai fabbricanti delle stesse e ai produttori di miscele che immettono le stesse sul mercato.Tuttavia, si tratta di un provvedimento che ha effetti anche sul tatuatore.

Il tatuatore infatti, prima di acquistare i colori, deve assolutamente sincerarsi della presenza, in etichetta, della dicitura: “Miscela per tatuaggi o trucco permanente”. Inoltre, prima di eseguire il tatuaggio, deve fornire al cliente le informazioni indicate sull’imballaggio della miscela.

Grande attenzione deve essere posta ai colori acquistati prima del 4 gennaio che il tatuatore ha in magazzino che, se non rispettano le condizione della restrizione, non possono più essere utilizzati.

I tatuatori hanno pertanto il diritto di pretendere dai propri fornitori che le miscele siano correttamente etichettate e che rispondano ai nuovi requisiti previsti in termini di composizione.

Fanno eccezione solo le seguenti sostanze:
Pigment Blue 15:3 (CI 74160, n. CE 205-685-1, n. CAS 147-14-8);
Pigment Green 7 (CI 74260, n. CE 215-524-7, n. CAS 1328-53-6)
Per questi due colori, infatti, vige una deroga fino al 4 gennaio 2023.

Ci risulta inoltre che alcuni fornitori stiano proponendo promozioni e sconti per l’acquisto di colori prodotti prima del 4 gennaio, sostenendo che il loro utilizzo da parte del tatuatore sia ammissibile. NON è così.

Ai tatuatori che si trovano ad avere in magazzino quantitativi ingenti di colori non più utilizzabili, si suggerisce di cercare un accordo con il fornitore, finalizzato al ritiro o allo smaltimento. Da parte dei fornitori dovrebbe esserci disponibilità in tal senso, specialmente per i colori venduti dopo il 14 dicembre 2020. A partire da tale data infatti, i fornitori sapevano delle restrizioni che sarebbero state attuate con il Regolamento (UE) 2020/2081.

I tatuatori che fossero tentati di aggirare il regolamento autoproducendo le miscele coloranti, devono sapere che questo li esporrebbe agli stessi obblighi ed alle stesse sanzioni dei produttori. Sanzioni che non sono soltanto amministrative, ma anche penali.