Indennità di 600 euro anche per iscritti alle casse private

il Ministero del Lavoro ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno decretato che l’indennità di 600 euro relativa al mese di marzo sarà estesa anche per i liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza.
Questo importo sarà erogato ai professionisti costretti a chiudere l’attività e a quelli che hanno subito una importante riduzione del reddito. Più nel dettaglio, coloro che nell’anno di imposta 2018 hanno conseguito redditi fino a 35 mila euro, possono fare richiesta indipendentemente dal calo di fatturato, da 35 a 50 mila euro il diritto all’aiuto matura se c’è stata la chiusura della partita Iva tra il 23 febbraio e il 31 marzo di quest’anno, oppure per riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 (reddito secondo principio di cassa come differenza tra ricavi/compensi e spese). Il contributo non è previsto per i redditi superiori a 50mila euro. Nel calcolo dei redditi devono essere inclusi eventuali entrate derivanti da affitti brevi, non superiori a 30 giorni, o con cedolare secca. I richiedenti devono essere in regola con gli obblighi contributivi del 2019.

La domanda per l’indennità deve essere presentata alla propria cassa di previdenza tra il 1° e il 30 aprile a cui si è iscritti e per la situazione reddituale vale un’autocertificazione. Le Casse verificheranno il possesso dei requisiti ed erogheranno l’importo in base all’ordine cronologico di presentazione e accoglimento.