Il sistema manifatturiero toscano alla prova della seconda ondata di Covid-19

Le perduranti difficoltà economiche conseguenti all’epidemia di coronavirus, tutt’ora in corso, richiedono il dispiegamento, a qualsiasi livello di policy making, di misure di sostegno al sistema produttivo con il duplice obiettivo di non disperderne oggi le componenti e le capacità, e di contribuire al suo rilancio una volta che la crisi sanitaria sarà definitivamente superata. Come è noto, tra i più duramente colpiti dalla crisi pandemica vi sono i settori del turismo e del commercio, entrambi di grande importanza nell’economia della Toscana. Vi è però anche il settore manifatturiero, con il suo ruolo particolarmente importante nella generazione e nella distribuzione del reddito e nei processi di esportazione.

L’epidemia e il distanziamento ancora in essere sviluppano conseguenze economiche sempre nuove, che non ha senso fissare in una fotografia statica, come se tutto fosse già passato. Nondimeno, è importante provare ad analizzarne i danni, i rischi e i colli di bottiglia, anche a epidemia in corso, sopportando il rischio che quanto trovato sia rapidamente obsoleto.

Continua a leggere l’indagine Irpet