CNA Federmoda al Comitato della Moda e dell’Accessorio italiano

E’ stato il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, insieme al Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli e al Sottosegretario Michele Geraci a presiedere la seduta del tavolo di lavoro del Comitato della Moda e dell’Accessorio italiano.

Alla riunione, alla quale hanno partecipato tra gli altri Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda, Silvia Venturini Fendi, presidente di Alta Roma, e Fabio Pietrella, presidente di Confartigianato Moda, Di Maio ha tracciato le prime linee: “La convocazione del Comitato della Moda – ha dichiarato il ministro – testimonia l’importanza che il governo attribuisce a un settore chiave per la crescita economica del Paese e la promozione del Made in Italy in tutto il mondo. Si tratta di un settore fondamentale per tutto il sistema-Italia, anche perché rappresenta un esempio di come le nostre imprese hanno saputo affrontare e vincere le sfide del mercato puntando sulla qualità e sull’innovazione. Tutto ciò ha, infatti, permesso al know-how e alle capacità degli artigiani presenti sul nostro territorio di resistere agli effetti negativi della globalizzazione, caratterizzata dalla ricerca del profitto attraverso i bassi costi e lo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente. Il Governo vuole continuare a dare un forte supporto alla moda, contribuendo alla crescita dell’export e affrontando i rischi e le sfide del settore, a cominciare dalla sostenibilità ambientale e dalla trasformazione digitale delle imprese italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno e le PMI”.

Presente al tavolo anche una delegazione di Cna Federmoda con il presidente nazionale Marco Landi, la vice Doriana Marini, il responsabile nazionale, Antonio Franceschini e i portavoce nazionali di Confezioni e maglieria, Francesco Galatioto; Calzature, Pelletterie e Pelliccerie, Roberta Alessandri; Mestieri a monte, Marco Gasparini e Su misura, Luisa Del Vecchio.

Landi ha evidenziato come l’articolazione dell’Unione sia in grado di raccogliere le istanze dell’intera filiera del sistema moda nazionale, rappresentando sia le imprese operanti verso il mercato finale che quelle di conto terzi o subfornitura. E ha ricordato gli attacchi al made in Italy lanciati nelle ultime settimane da media internazionali che hanno messo in discussione le modalità e la correttezza dello sviluppo della produzione lungo i diversi anelli della catena di fornitura.

“Insieme alle altre associazioni imprenditoriali dell’artigianato e alle organizzazioni sindacali abbiamo sottoscritto un Avviso Comune ed un Protocollo sulla legalità in occasione del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che quanto prima vorremmo avere la possibilità di meglio illustrare al Ministro Di Maio” ha detto Landi.

A margine dell’incontro Antonio Franceschini ha ribadito come le imprese artigiane e PMI costituiscano la spina dorsale del sistema moda italiano e siano la gran parte di quelle presenti alle fiere internazionali del settore si svolgano queste nel territorio nazionale o all’estero.

Articolo de La Spola (www.laspola.com)