Stop Diesel Euro 5, CNA: decisione eccessivamente approssimativa che ignora le esigenze di imprese e cittadini

Un’approssimazione imbarazzante e una scarsa una scarsa attenzione ai problemi di aziende e famiglie”.

Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana, sulla delibera della Regione Toscana che ha individuato la data del 24 aprile per l’entrata in vigore dello stop alla circolazione dei diesel euro 5 sui viali di circonvallazione di Firenze.

Regione e Comune hanno annunciato anche la volontà di predisporre un protocollo d’intesa per individuare una serie di azioni che consentano di rinviare lo stop, ma la politica degli annunci lascia scettica l’associazione visto che, già a dicembre, i due enti avevano parlato di un piano per l’abbassamento degli inquinanti così da rinviare lo stop annunciato per il 1° marzo.

“Un piano mai pervenuto – precisa Cioni – I veicoli interessati sono troppi perché si possa pensare ad una loro sostituzione in un mese, per di più in un contesto che ha provato e sta provando imprese e cittadini. Più che incentivi, allo stato attuale, occorrono investimenti in infrastrutture: ha poco senso progettare acquisti all’indomani del blocco della normativa europea sulle auto elettriche, che tipo di auto dovremmo compare? Elettrica, ibrida? L’acquisto ha un senso solo con scelte certe dell’Europa. Comprendiamo il fine ecologico del provvedimento che supponiamo insista sullo stesso perimetro definito dallo Scudo Verde (in caso contrario l’investimento in porte telematiche sarebbe un inutile dispendio di risorse pubbliche), ma perché entrambi abbiano un senso occorrono gli investimenti cui mi riferivo prima: non solo porte telematiche, ma parcheggi scambiatori come si deve, colonnine di ricarica ben distribuite dentro e fuori Firenze, un trasporto pubblico adeguato ed anch’esso green, l’equiparazione dei pendolari ai residenti, sia per quanto riguarda la politica degli ingressi in città che per quella degli eventuali incentivi all’acquisto di auto ecologiche. In questo chiamo all’appello tutti i sindaci della Città Metropolitana invitandoli a far sentire con forza la voce dei cittadini ed imprese che rappresentano”.