Toscana arancione a metà: Firenze resta zona rossa

La Regione Toscana torna in zona arancione, ma solo a metà: la zona rossa infatti rimane almeno fino alle ore 14 di sabato 17 aprile in tutta la provincia di Firenze, ma anche in quella di Prato, nel comprensorio del Cuoio (San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa) e nell’Alta Val d’Elsa (Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli nel senese).  

Queste aree infatti continuano a registrare un numero di contagi che supera il limite dei 250 su 100mila abitanti, indicatore che prevede l’applicazione delle regole più restrittive della zona rossa.

La decisione è anche stata dettata dalla delicata situazione nel sistema ospedaliero con il notevole tasso di occupazione delle terapie intensive e un alto numero di ricoveri nei reparti Covid.  

Riassiumiano di seguito le principali regole della zona rossa, rimandando per i dettagli alle FAQ del Governo.  

Shopping

Sono previste limitazioni alle categorie e ai servizi acquistabili. Chiusi i negozi. Stop ai mercati, salvo la vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Fermi anche parrucchieri, barbieri e centri estetici (per l’elenco dei servizi alla persona consentiti, come le lavanderie, cliccare qui). Restano aperti i negozi che vendono alimentari. Per l’elenco completo delle attività commerciali che restano aperte cliccare qui.  

Bar e ristoranti

Impossibile mangiare fuori o bersi un caffè al bar. Queste attività sono infatti chiuse al pubblico. Resta sempre possibile l’asporto o la consegna a domicilio.  

Movimenti

Non si può uscire di casa se non per comprovati motivi di «lavoro, salute o necessità». quindi niente spostamenti anche all’interno del comune. Vietato andare, ovviamente, fuori comune o fuori regione se non per i soliti motivi di lavoro, salute o necessità, che invece consentono lo spostamento. Sempre consentito il ritorno alla residenza, domicilio o abitazione.  

Attività sportiva

Palestre chiuse. Sì alle attività sportive individuali all’aperto.  

Scuola

Vale quanto disposto dal DL 1 aprile, ovvero è assicurato fino al 30 aprile, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado.
Per i successivi gradi di istruzione le attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.