Impara l’arte e mettila da parte, la nona edizione

Sono stati consegnati questa mattina a 88 allievi delle classi 1 A, 1 B, 1 E e 1 F della Scuola media Ippolito Nievo di San Casciano gli attestati di partecipazione a Impara l’arte e mettila da parte, l’iniziativa promossa da CNA Chianti, patrocinata dal Comune e sponsorizzata da Chianti Banca per avvicinare i giovani all’artigianato e far (ri)scoprire loro mestieri ricchi di fascino e creatività, soddisfacenti e anche remunerativi.

Il progetto, giunto quest’anno alla sua nona edizione, ha visto per l’anno 2022-2023 gli allievi impegnati ogni settimana in laboratori di intarsio, ceramica e oreficeria tenuti da Omero Soffici e Mauro Cavini con la supervisionedelle insegnanti Alessandra Bucciarelli e Lucia Lisi: delle vere e proprie botteghe artigiane allestite in un’apposita aula della scuola, in cui si insegna sia la teoria che la pratica.

Un modo per far toccare con mano ai ragazzi il mondo dell’artigianato e per fornire loro strumenti in più, sia per conoscere maggiormente il territorio in cui vivono, sia per effettuare in futuro scelte più consapevoli riguardanti la loro vita lavorativa – ha spiegato Veronica Cei, presidente di CNA Chianti – I ragazzi sperimentano una diversa manualità, ben lontana da quella che, digitando sullo schermo di un cellulare, conduce ad una realtà mediata quando non del tutto digitale. Scoprono il valore del senso del fare, il lavoro di progettazione che è alla sua base e la concretezza tangibile del prodotto finito scaturito da una loro idea”.

Un modo anche per contrastare la diminuita attrattiva dei giovani per l’artigianato e le conseguenti difficoltà di ricambio generazionale per moltissimi laboratori. Sempre più imprenditori, al momento del ritiro, sono costretti a cessare la propria attività per mancanza di successori, all’interno e all’esterno della linea familiare. Un fenomeno che ha importanti ricadute sul sistema economico e sulla società nel suo insieme, sia in termini di perdita di opportunità occupazionali, sia di salvaguardia di quel patrimonio di competenze ed esperienza necessario a mantenere elevati gli standard qualitativi dell’artigianato.

Oggi nel Chianti sono solo 140 le botteghe artigiane condotte da giovani imprenditori (43 a Bagno a Ripoli, 31 a Impruneta, 29 a Greve in Chianti, 22 a San Casciano Val di pesa e 15 a Barberino Tavarnelle), in diminuzione rispetto al periodo pre-pandemia (2019) del 23%.

Accanto allo studio tradizionale è importante dare spazio anche a momenti formativi in grado di dare il la a interessi, conoscenze e passioni alternative eppure complementari ai saperi propri delle discipline scolastiche. I percorsi sono così stati inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e in questo ringraziamo la lungimiranza dell’Istituto e del suo dirigente scolastico Marco Poli – spiega Omero Soffici, patron dell’iniziativa fin dal suo esordio – Un progetto a cui sono particolarmente legato, che mi ha consentito di tramettere a questi ragazzi ciò che a me è stato trasmesso e che io ho accettato come un dono. È veramente soddisfacente constatare, anno dopo anno (e ne sono ormai trascorsi 9 dalla prima edizione), l’interesse che l’artigianato suscita”.

Presente alla cerimonia di consegna anche il Sindaco Roberto Ciappi.