Facciamoci strada: l’imprenditoria femminile in foto

Aprirà domani, alle ore 18:00, a Borgo San Lorenzo, “Facciamoci strada”, la mostra fotografica organizzata da CNA Mugello per raccontare l’imprenditoria femminile mugellana con il patrocinio e il contributo del Comune di Borgo San Lorenzo e la sponsorizzazione di BCC Banco Fiorentino.

Oltre 50 scatti in formato maxi del fotografo Francesco Noferini dislocate, come veri e propri arredi urbani, nel centro del borgo, da piazza Cavour (lato via S. Martino) a via Pasquino Corso.

“Un’occasione per valorizzare l’importanza delle imprenditrici, non comprimarie, ma vere e proprie protagoniste dell’economia del territorio. Resilienti, combattenti, creative, tenaci, innovative e consapevoli di essere una risorsa per il Mugello – spiega Melissa Giovannini, esponente del direttivo di CNA Mugello – Mai come adesso è indispensabile rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che attraverso quello subordinato. Il lavoro delle donne, se sostenuto e riconosciuto, contribuisce alla crescita dell’economia e alla creazione di una società più giusta”.

La pandemia ha infatti picchiato duro sul comparto che, in Mugello, ha lasciato sul campo il 3.2% delle proprie imprese, con una diminuzione maggiore rispetto a quella delle imprese al femminile della Città Metropolitana che, nello stesso periodo, dal 2019 al 2022, sono diminuite dello 0,6%. Oggi in Mugello sono 1.119 le imprese femminili attive (il 5,6% del totale della Città Metropolitana) di cui 362 a Borgo San Lorenzo, 210 a Scarperia e San Piero, 156 a Barberino del Mugello, 132 a Vicchio, 115 a Firenzuola, 74 a Marradi, 44 a Vaglia e 26 a Palazzuolo sul Senio.

“Una realtà di grande valore per la nostra economia che permette alle donne di raggiungere una piena realizzazione personale e di ricoprire ruoli di responsabilità, spesso difficilmente accessibili in altri ambiti lavorativi. Un vero e proprio ascensore sociale, in grado di consentire alle donne di esprimere al meglio il loro potenziale – commenta Alberta Bagnoli, presidente di CNA Impresa Donna – Certo, non si tratta di una strada in discesa perché esiste ancora un trade-off tra la maggiore libertà offerta dalla scelta di essere imprenditrici e le minori tutele rispetto a quelle garantite dal lavoro dipendente. È anche per questo che il percorso che porta alla piena parità di genere e alla completa partecipazione delle donne al mercato del lavoro non può dirsi ancora completato. Rimane ancora molta strada da fare perché la parità di genere non è soltanto un problema economico e sociale, ma anche una questione culturale ed educativa. La parola chiave? Rispetto: il riconoscere all’altra/o la stessa dignità, le stesse capacità, gli stessi diritti che riconosciamo a noi stessi”.

Per le donne imprenditrici della CNA la via maestra verso la parità di genere passa per la promozione della cultura del lavoro e dell’autoimprenditorialità. Il primo passo per conseguire effettive pari opportunità, combattere la violenza sulle donne e innalzare la qualità della loro vita è infatti il raggiungimento dell’indipendenza economica e una sempre maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro.