A Pontassieve un incontro per discutere dell’importanza e delle sfide del lavoro femminile

L’attenzione sul lavoro femminile si accende il prossimo 7 marzo a Pontassieve con l’evento “Sebben che siam donne“, organizzato da CNA Valdarno Valdisieve con il contributo di Donne in Cammino Voce del Futuro e Alesia 2007 Onlus.

Con 1.508 imprese femminili attive nel Valdarno Valdisieve, in diminuzione dell’1% rispetto all’anno precedente, è cruciale riflettere sullo stato attuale e sulle sfide che le donne imprenditrici affrontano nel territorio.

Sandra Pelli, Presidente di CNA Valdarno Valdisieve, sottolinea l’importanza di superare i gap legati al lavoro femminile e di adottare interventi mirati per favorire l’auto-imprenditorialità nonché per rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che quello subordinato: “l’artigianato, la piccola impresa e l’attività professionale rappresentano, per le caratteristiche intrinseche, una realtà che offre significative opportunità alle donne. Tuttavia, come è noto, non mancano le difficoltà”.

Alberta Bagnoli, Presidente di CNA Impresa Donna Firenze, aggiunge che il welfare non può più essere considerato solo una necessità femminile, ma deve essere parte integrante del modello sociale e di sviluppo: “il welfare crea occupazione, dunque economia ed è cruciale, insieme a interventi ben calibrati negli ambiti della conciliazione vita-lavoro, per promuovere l’auto-imprenditorialità”.

Un altro punto critico riguarda il divario occupazionale e retributivo tra uomini e donne. I dati dell’INPS del 2022 mostrano a livello nazionale un tasso di occupazione femminile del 51,1%, significativamente inferiore al 69,2% degli uomini, con un divario occupazionale di circa 18 punti percentuali (la media UE è di circa 10 punti percentuali). Le retribuzioni delle donne, inoltre, sono inferiori del 40% nel settore privato e del 16% nel settore pubblico rispetto a quelle degli uomini, riflettendo disparità strutturali che vanno affrontate con decisione.

Perché? Lo spiega Tamara Ermini, VicePresidente di CNA Firenze Metropolitana: “Perché le donne tendono a lavorare meno ore degli uomini poiché sulle loro spalle ricade una grossa parte di lavoro (non retribuito) nelle attività domestiche e di cura; per la loro sovra-rappresentazione nei lavori part time; perché meno presenti nelle posizioni apicali; perché tendono ad essere invece sovra-rappresentate in settori che pagano salari bassi e offrono scarse possibilità di carriera; per la loro segregazione in imprese che pagano salari più bassi e infine perché tendono ad essere pagate di meno a parità di altre condizioni”.

L’incontro del 7 marzo (sede CNA, via Lisbona 33, Pontassieve), che vedrà la partecipazione con Pelli, Bagnoli e Ermini, di Anna Corallo, Presidente Donne in Cammino Voce del Futuro e Monica Marini, Sindaco Comune di Pontassieve, offrirà l’opportunità di discutere e approfondire questi temi cruciali. Gli interventi saranno intervallati da interludi musicali curati da ArTrio, offrendo un ambiente stimolante per lo scambio di idee e prospettive.

L’evento avrà inizio alle ore 19:30 con un’apericena offerto dall’associazione. Per partecipare, è possibile contattare il coordinatore di CNA Valdarno Valdisieve, Cinzia Francini, all’indirizzo email cfrancini@firenze.cna.it o al numero 3346096885.

Le imprese femminili attive sono distribuite come segue nell’area: 73 a Dicomano, 475 a Figline e Incisa Valdarno, 32 a Londa, 104 a Pelago, 302 a Pontassieve, 253 a Reggello, 129 a Rignano sull’Arno, 109 a Rufina, 31 a San Godenzo.