Rinvio al 2023 della Sugar tax e Plastic tax

Le richieste di CNA.

CNA Agroalimentare valuta molto positivamente il rinvio al 2023 della Sugar tax e Plastic tax annunciato in Consiglio dei ministri, ma continua a chiederne l’eliminazione perché si tratta di misure fortemente restrittive che indeboliscono non solo il settore della trasformazione, ma tutta la filiera, oltre ad essere in netta contraddizione con il Sistema di etichettatura a batteria proposto dal nostro Paese in contrasto al Nutriscrore francese.


Lo sottolinea la neo Presidente dell’Unione Giulia Biagioli, sollecitando il Governo a valutare l’abrogazione di Sugar e Plastic tax al fine di sostenere e far riprendere agevolmente i processi commerciali, concentrando l’attenzione sugli incentivi all’innovazione, piuttosto che indebolire la competitività delle imprese italiane rispetto a quelle di altri Paesi non colpiti dalla stessa tassazione.
In particolare, l’imposta sulle bevande zuccherate finirebbe col punire il comparto saccarifero, le imprese agricole già penalizzate dalla liberalizzazione delle quote, che ha contribuito alla decimazione delle imprese del settore, oltreché ad essere in contrasto con quanto proposto dal nostro Paese con il sistema a batteria. basato sull’educazione alla corretta alimentazione e non ad allarmare il consumatore. Di fatto con la sugar tax, si prevederebbe una tassa perché bevanda zuccherata quindi per CNA Agroalimentare bene la proroga ma bisogna pensare a toglierla.
Per questo torna a sottolineare la necessità che tale misura venga abrogata: la sua introduzione comporterebbe dal 2023 un incremento della fiscalità del 28% e una penalizzazione dei consumi con ripercussioni negative su ogni anello della filiera e su un settore già fortemente indebolito dalla pandemia, che dimostra gli effetti devastanti, economici e sociali dell’introduzione di un’imposta del valore di 10 euro/ettolitro in un momento già così incerto.


Come dimostra anche un recente studio Nomisma anziché facilitare crescita e occupazione, con l’eventuale introduzione della Sugar Tax si avrebbe una contrazione del 16% del mercato a volume, -180 milioni di euro di fatturato rispetto al 2019 e -344 milioni di euro, se si considera la perdita di giro d’affari nel 2023 rispetto al 2019.