Decreto cultura: CNA presenta emendamenti

il CdM del 27 giugno ha approvato il cosiddetto Decreto Cultura, contenenti “Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020”.

Il Decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 giugno e incardinato, al Senato, per la sua conversione in legge (DDL 1374).

Il provvedimento, in particolare, recepisce l’accordo definito al Mibac tra broadcaster privati, concessionaria del servizio pubblico, OTT e associazioni maggiormente rappresentative dei produttori (CNA Cinema e Audiovisivo, Anica e APA).

Il Decreto, inoltre, prevede alcune modifiche alla legge cinema (220/206) in particolare per quanto riguarda l’ampliamento della commissione selettivi da 5 a 15 membri.

CNA Cinema e Audiovisivo ha definito tre proposte emendativeche riguardano in particolare:   

1) lo scorporo di enti e fondazioni dai selettivi;

2) l’obbligo per il Mibac di procedere quanto prima alla definizione di produttore indipendente in accordo con le associazioni maggiormente rappresentative;

3) la reintroduzione dell’obbligo di programmazione in prime time per i broadcaster privati (elemento su cui il tavolo sopra citato non aveva trovato un punto di accordo e che il Decreto disciplina limitando tale obbligo alla sola concessionaria del servizio pubblico, riducendo tra l’altro la sottoquota cinema).

I tre emendamenti sono stati presentati dai Senatori che trovate tra i firmatari e verranno dunque posti alla discussione in Commissione cultura.

Sarà nostra cura aggiornarvi sull’iter del provvedimento che sarà inevitabilmente a cavallo dell’estate, considerati i 60 gg di tempo per la conversione in legge.

Maggiori info sono state inviate ai soci per email