La mostra dell’artigianato guarda avanti

Prosegue fino al primo maggio alla Fortezza da Basso MIDA, l’88sima edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato che in questi primi due giorni di fiera sta facendo registrare il boom quanto a presenze di pubblico e gradimento dei visitatori.

“Come ministro delle imprese e del Made in Italy – ha dichiarato il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso intervenendo alla cerimonia inaugurale con un video messaggio- sono particolarmente orgoglioso del settore artigiano del nostro paese che rappresenta oltre un quinto del tessuto imprenditoriale nazionale con un milione e 300mila imprese e più di due milioni e mezzo di addetti. L’artigianato italiano è sinonimo di eccellenza e qualità, elementi che si riflettono nei nostri prodotti conosciuti e apprezzati sempre più in tutto il mondo. Complimenti alla Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze che quest’anno taglia il traguardo dei suoi primi 88 anni confermando il suo ruolo di prima fiera artigiana d’Italia”.

“Quella che si è inaugurata stamani con due brani suonati al pianoforte dal maestro Roberto Prosseda  composti dal fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco in quello stesso 1931 che vide la nascita della mostra (il 22 di marzo al Parterre) ha  tutte len caratteristiche per essere  un’edizione straordinaria, più bella e più grande delle scorse edizioni, ha affermato il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini, che ha aggiunto:  “ Noi abbiamo un’ulteriore ambizione insieme alle nostre istituzioni, ai nostri azionisti e alle categorie economiche: dobbiamo e vogliamo aprire la dimensione internazionale dell’artigianato cioè poter portare i nostri artigiani in qualche città nel mondo per valorizzare il ‘saper fare’  della città e della regione. È un obiettivo ambizioso ma è un obiettivo alla portata di tutti noi”.

“Questa 88sima edizione si presenta con numeri molto molto incoraggianti e positivi., ha dichiarato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, proprio per questo voglio rilanciare il punto che ha toccato il presidente Becattini ossia l’internazionalizzazione di MIDA. La Mostra è già una mostra internazionale, ma può esserlo sempre di più uscendo fuori dai confini della nostra città e della nostra regione. L’idea che MIDA possa contagiare con i suoi artigiani con i suoi imprenditori i vari territori del paese ma anche le varie regioni europee è un’idea molto forte. Noi non siamo un paese che solo esporta prodotti ma anche un paese che esporta valori, idee e visioni. Questa strategia di inaugurare una nuova fase per la mostra che sia in grado di aver non solo un polo che attrae qui artigiani da tutta Europa ma un polo che riesce a portare fuori dai nostri confini il nostro artigianato è un’idea vincente. Per quello che posso oggi e domani la sosterrò convintamente”.

“La Mostra dell’Artigianato – ha aggiunto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – è la vetrina del dna del ‘saper fare’ e questa edizione che abbiamo stamani inaugurato, grazie al lavoro di Firenze Fiera e di tutte le istituzioni presenti, si preannuncia un evento di grande successo. L’auspicio è quello di farla crescere sempre di più oltre che sulla qualità anche sulla quantità degli espositori, perché questa è una festa popolare, dei singoli cittadini che scelgono di visitare la fiera, che sentono l’identità di un artigianato che è sempre la cosa più bella quando si parla di produzione perché si vede il taglio della mano dell’uomo che riesce a trasformare la materia e creare prodotti sempre più evoluti, grazie anche all’utilizzo delle macchine”.

“È sempre una grande emozione essere qui – ha aggiunto Dario Costantini presidente nazionale CNA “Essere qui a parlare di artigianato è come, permettetemi il paragone, per un credente pregare a San Pietro. L’altro giorno al Mimit ricordavo, con il Ministro Urso, che un certo signor Leonardo Da Vinci ha iniziato la sua carriera di genio italiano con il padre che l’ha mandato a bottega, proprio qui a Firenze. L’artigianato, dopo tanti secoli, è ancora qui: quindi, onore a questa terra che gli dà lustro.  Il nostro è un artigianato che progredisce, che sta al passo con i tempi, che ha bisogno di momenti di centralità, non solo in occasione delle fiere. Noi stiamo lavorando tanto anche con le altre confederazioni per la legge quadro sull’artigianato: abbiamo perso 220mila imprese in 15 anni e ci auguriamo che questo Governo metta a terra un provvedimento che vedrebbe, finalmente, una legge del 1985 cambiare. Gli artigiani italiani, per fortuna, non sono rimasti al 1985”.

“In un periodo storico dove si parla di Intelligenza Artificiale, abbiamo il dovere di promuovere ed esaltare l’IA, l’intelligenza artigiana, per costruire un modello di sviluppo sociale e economico, sostenibile e a dimensione umana”, il commento di Tommaso Grassi Nesi, in rappresentanza di Confartigianato nazionale.

In chiusura della cerimonia inaugurale è intervenuta Elena Amodei, direttrice del Salone dell’Arte e del Restauro e Cristina Acidini, capofila del Comitato tecnico scientifico del salone, che ha sottolineato l’importanza di far svolgere la nona edizione di questo importante evento all’interno della Fortezza da Basso dove ha sede l’Opificio delle Pietre Dure, un istituto del Ministero che ha caratteri locali perchè ha le sue tre sedi a Firenze ma una natura di istituto centrale nel Ministero della Cultura e una proiezione internazionale”.

Domani alle ore 16.30 verranno celebrati i 35 anni della rivista D’A , testata di riferimento, su scala internazionale, per il Design, Artigianato, Arti Applicate e Decorative, diretta da Giovani Mirulla.

Sul fronte del gusto partono domani (sabato) al piano attico, le degustazioni di eccellenze della linea Fior Fiore Coop, che proseguiranno il 28 aprile e il primo maggio.