Turismo 4.0: se ne è parlato oggi a Firenze in un confronto tra pubblico e privato organizzato da CNA- Confederazione Nazionale Artigianato e Piccola e Media Impresa e Banca CR Firenze – Intesa Sanpaolo con Luca Tonini, Sergio Silvestrini, Giacomo Cioni, Andrea Di Benedetto, Eugenio Giani, MiBACT, Stefano Ciuoffo, Paola Concia, Francesco Carrassi, Luca Severini, Fabrizio Guelpa, Guido de Vecchi, Marco Ficarra, Matteo Frigerio e Cristiano Tomei. Di seguito un estratto dalle conclusioni del Segretario Generale CNA Sergio Silvestrini “L’Italia è già ai vertici mondiali del turismo, ma ha tutte le carte in regola per diventare una superpotenza. Un traguardo senz’altro alla nostra portata per la ricchezza e la varietà dell’offerta ma che ha bisogno prima di tutto di un coordinamento che tenga insieme un mondo fatto di tante eccellenze diverse e permetta a questa industria di crescere omogeneamente. Creando ricchezza per tutti gli attori della filiera. Lavorando dodici mesi su dodici e non per poche settimane. Impegnando tutto il Paese e non solo alcune aree”. “Già oggi il turismo genera un valore aggiunto superiore ai 70 miliardi, che significa il 4,2 per cento del prodotto interno lordo, e dà lavoro a 1,3 milioni di occupati. Ma con l’indotto raggiunge il 12 per cento del Pil e una quota ancora maggiore di occupazione. Eppure le indagini concordano: gli introiti del turismo possono aumentare ancora in maniera consistente e così l’occupazione e il valore aggiunto. Noi come CNA siamo già impegnati ad assumere tutte le iniziative necessarie per valorizzare le attività d’impresa, a partire da quelle artigiane, per rendere l’Italia sempre più attrattiva. Ma servono infrastrutture, materiali e immateriali, adeguate a competere con successo nella sfida mondiale. Servono servizi di elevata qualità. Servono scuole che formino professionisti preparati. È necessaria una mentalità nuova da parte dell’amministrazione pubblica, a ogni livello, principalmente nella modulazione dell’offerta. Nella quale va inserito il Made in Italy in tutte le sue declinazioni e, in posizione di primo piano, i prodotti artigianali e il saper fare artigiano, per rispondere alla domanda di nuovo turismo che sale dalla clientela mondiale, a cominciare dal turismo esperienziale. Tutti insieme e senza sprecare risorse sono convinto che il sistema Italia riuscirà a fare del turismo il carburante necessario a una robusta e duratura ripresa economica”.