Gli odontotecnici di CNA incontrano gli studenti del Fermi-Da Vinci

“Un incontro proficuo e soprattutto utile per avvicinare i giovani alla professione e contrastare il basso tasso di aperture di nuovi laboratori odontotecnici registrato tanto nell’Empolese Valdelsa, quanto nel resto della Città Metropolitana. Dei 32 laboratori esistenti nell’Empolese Valdelsa, infatti, solo 6 sono nati negli ultimi cinque anni, mentre, nello stesso periodo, 10 hanno chiuso i battenti e molti chiuderanno a breve per raggiunta età pensionabile di chi vi lavora. Eppure si tratta di un mestiere ricco di interesse, molto specialistico e di pubblica utilità, visto che la salute della bocca passa sia dalle cure odontoiatriche che dall’utilizzo di prodotti odontotecnici di ottima qualità”.

Così Francesco Amerighi, presidente nazionale degli odontotecnici di CNA, a margine dell’incontro con gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Fermi – Da Vinci coordinati dal professor Fabio Ciccone, che lo ha visto protagonista, insieme al noto ortondonzista Ciro Vitiello.

Perché questo scarso appeal nei confronti delle nuove generazioni?

“La filiera del dentale è sempre più spesso in difficoltà per la ridotta capacità di spesa dell’utenza e sottoposta a una mercificazione che ha trasformato la cura nella vendita di un prodotto. Mi riferisco in particolare ai network del dentale e al terzo pagante che hanno introdotto una filosofia dai prezzi stracciati che, inevitabilmente, porta ad abbassare gli standard di qualità di procedure, strumenti, protesi ed affini. Nessuno in caso di intervento cardiaco sceglierebbe mai, qualora fosse possibile, la valvola cardiaca dal prezzo più basso; perché mai optare per una scelta simile nel caso di una protesi dentale? Per l’odontotecnico ciò comporta una sempre più ridotta marginalità di guadagno e l’estinzione di questo storico mestiere” spiega Amerighi.

Il momento di confronto è stato per CNA utilissimo, tanto per i professionisti in attività, quanto per gli studenti che lo vorranno divenire. Purtroppo, per motivi puramente organizzativi, è difficilissimo da replicare in modo continuativo nei classici percorsi di alternanza scuola-lavoro che, invece, dovrebbero essere incentivati e soprattutto facilitati attraverso interventi di sburocratizzazione.

Cna ringrazia il professor Daniele Ceni e il preside Gaetano Gianfranco Flaviano che hanno reso possibile il momento di confronto.