Blocco Euro 5 diesel dal 1° giugno

Sono stati resi pubblici i dati sulla qualità dell’aria registrati da ARPAT nel periodo gennaio-aprile 2023 attraverso la centralina posta su viale Gramsci. Alla luce di questi dati, come previsto nel protocollo dell’aprile scorso tra Comune e Regione, dal primo giugno scatteranno i limiti per i diesel Euro 5 più vecchi, quelli immatricolati dal 2009 al 2011. Il divieto interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a Viale Giovane Italia (incrocio con Ghibellina) e, nella direzione opposta, da Viale Amendola (incrocio con Via Fra Giovanni Angelico) fino a Piazza della Libertà, aree già oggetto dei divieti diesel euro 4 attualmente in vigore. A differenza dei precedenti blocchi, l’area ZTL non sarà interessata dal divieto di circolazione per i motori diesel euro 5.

Il protocollo, sottoscritto dal Comune e dalla Regione per evitare il blocco improvviso di tutte le auto Diesel euro 5 a seguito della sentenza della Corte Europea che obbliga il nostro Paese a rientrare nei parametri, prevede infatti un blocco a scaglioni e la riperimetrazione dell’area. Con questi dati il primo blocco scatterà dal primo di giugno 2023.

Sono ancora in vigore – fino al 30 giugno 2023 – gli incentivi per la sostituzione dei veicoli diesel già deliberati nei mesi scorsi, trovate qui ulteriori informazioni. 

Il Comune di Firenze ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 12 milioni di euro che verranno messi a bando dopo il 30 giugno 2023.

Il commento del presidente Cioni: Davanti ad una situazione di emergenza per la salute pubblica è chiaro che occorrano azioni immediate anche se non indolori, a patto però che, superata l’emergenza, non diventino permanenti. In breve, non ci opporremo al divieto di circolazione per i diesel euro 5 interessati, ma occorre impegno anche dal fronte del Pubblico. La soluzione al problema della qualità dell’aria non può coincidere con un progetto di stop progressivo alla circolazione di alcune tipologie di veicoli in entrata e in uscita dalla città ma basarsi sul potenziamento del trasporto pubblico: autobus locali green, tav, utilizzo dei binari di superficie così liberati per il traffico pendolare sul modello della Rer parigina, completamento del sistema delle tramvie. La transizione ecologica non si realizza dall’oggi al domani, ma ha bisogno di un’attenta pianificazione, non ultima quella delle infrastrutture necessarie alla svolta green. Quante colonnine di ricarica elettrica esistono oggi in città? Nei posteggi di Firenze Parcheggi, stando a ciò che il sito della società riporta, solo 4 anche se la società, da noi interpellata in merito, ha fatto sapere che nel 2024 ne saranno attivate 36, precisando che esistono oggi colonnine di ricarica elettriche ad esclusivo utilizzo della flotta elettrica aziendale Fipark all’interno dei parcheggi Stazione, Parterre e Beccaria. Numeri troppo esigui per una rivoluzione verde. Quanto ai fondi, il denaro calato localmente sul piatto per la sostituzione dei mezzi è troppo poco rispetto al parco di automezzi da sostituire. Occorrono invece fondi dal Governo centrale che tengano necessariamente conto dell’aumento dei tassi d’interesse, visto che acquistare oggi è molto più oneroso rispetto anche solo ad un anno fa. In questo Regione e Comuni devono far pressing su Roma.