Firenze, dal 1° giugno esteso ai veicoli diesel Euro 5 immatricolati dal 2009 fino al 2011 il divieto di circolazione sui viali di circonvallazione

Dal primo giugno 2023, dalle ore 8:30 alle ore 18:30, nei giorni dal lunedì al venerdì, è vietato a Firenze,  nell’area dei viali di circonvallazione e nelle strade che vi si immettono, l’accesso e il transito ai mezzi diesel euro 5 immatricolati fino al 2011.

L’ordinanza sindacale, su richiesta di CNA, contiene una serie di deroghe che specifichiamo di seguito.

Si ricorda che nell’area interessata è già vigente il divieto di accesso e transito dalle ore 0.00 alle ore 24.00 nei giorni dal lunedì alla domenica per le autovetture ed i veicoli merci a benzina Euro 0 e diesel fino ad Euro 1, nonché dalle ore 8:30 alle ore 18:30 dal lunedì al venerdì per i veicoli diesel fino ad Euro 4.

L’area di divieto

Il divieto riguarderà l’area all’interno del perimetro delineato dalle seguenti strade:

Piazza della Libertà (corsie di marcia con direzione viale S. Lavagnini – viale G. Matteotti e viale G. Matteotti – via P. Capponi incluse nel divieto), via P. Capponi, piazza Donatello (corsie di marcia con direzione via G. La Farina-via P. Capponi), via G. La Farina, via dei Della Robbia, via G. Bovio, via A. Scialoja, via S. Ammirato, Via Cimabue, via Fra’ G. Angelico, viale Duca degli Abruzzi (corsia diretta in via dell’Agnolo, inclusa nel divieto), viale della Giovine Italia, via dell’Agnolo (inclusa nel divieto), via Santa Verdiana (inclusa nel divieto), piazza L. Ghiberti (inclusa nel divieto), via della Mattonaia tratto piazza L. Ghiberti – via G.B. Niccolini (inclusa nel divieto), via G.B. Niccolini, piazza M. D’Azeglio, via G. Giusti, via Gino Capponi, via Venezia, via L. Cherubini (tratto via Venezia – via G. Modena), via G. Modena (tratto via L. Cherubini – via A la Marmora), via La Marmora, via Venezia, via Sant’Anna, via San Gallo, via delle Mantellate, via Zara, via Santa Reparata, via XXVII Aprile, piazza dell’Indipendenza (direttrice di collegamento tra via XXVII Aprile e via Ridolfi), via C. Ridolfi, viale F. Strozzi, viale S. Lavagnini (corsie di marcia con direzione Viale Strozzi- Piazza della Libertà incluse nel divieto). L’area del divieto è riportata nella foto sovrastante.

Autovetture e veicoli per cui vale il divieto

  • autovetture di categoria Euro 5 ad alimentazione diesel immatricolate fino al 2011 (compreso),
  • veicoli destinati al trasporto merci N1, N2, N3 di categoria Euro 5 ad alimentazione diesel immatricolati fino al 2011 (compreso)

Deroghe specifiche per il divieto di circolazione per le autovetture e i veicoli destinati al trasporto merci N1, N2, N3 Euro 5 ad alimentazione diesel immatricolate fino al 2011 (compreso)

  • veicoli muniti di autorizzazione per la circolazione nella ZTL Centro Storico settori A e B;
  • autovetture di proprietà dei residenti nella zona interessata dal divieto;
  • veicoli appartenenti ad aziende che hanno già stipulato un contratto di acquisto di nuovi mezzi a basse emissioni (Euro6 o elettrici) e risultano in attesa di consegna da parte dei concessionari, per un numero di veicoli pari a quelli acquistati e fino al 31 maggio 2024;
  • veicoli appartenenti ad aziende che debbano svolgere attività, all’interno della zona interessata dal divieto, diverse da quelle su impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici, previa autocertificazione dell’attività da svolgere e dell’indirizzo di destinazione da comunicare preventivamente all’Amministrazione, da tenere a bordo del veicolo ed esibire in caso di fermo

Elenco dei mezzi che potranno circolare in deroga al divieto

  • Veicoli adibiti al trasporto pubblico di linea;
  • veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;
  • veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica;
  • autovetture con conducente di età superiore a 70 anni fino al 31 maggio 2024;
  • veicoli adibiti al servizio di igiene urbana;
  • veicoli in servizio delle Forze di Polizia, delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, nonché i veicoli in servizio di emergenza e soccorso delle Pubbliche Assistenze, delle Misericordie, della Croce Rossa Italiana, muniti delle rispettive insegne;
  • veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;
  • veicoli di proprietà delle ASL, veicoli delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con il Comune di Firenze o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive insegne e veicoli in servizio di guardia medica;
  • veicoli appartenenti ad aziende che effettuano servizi di pubblica utilità per conto di amministrazioni pubbliche, interventi urgenti di manutenzione sulle pubbliche infrastrutture dei servizi essenziali quali gas, acqua, energia elettrica, telefonia;
  • veicoli appartenenti ad aziende che effettuano interventi urgenti di manutenzione sugli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici all’interno delle zone interessate dai divieti;
  • veicoli intestati a enti pubblici territoriali che svolgono servizi di pubblica utilità rivolti al territorio del Comune di Firenze;
  • motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico previsti dall’art 60 del Nuovo Codice della Strada;
  • veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale.

Sanzioni

i trasgressori delle disposizioni saranno sanzionati ai sensi dell’art. 7 comma 13-bis del D.Lgs. 285/1992 e successive modifiche ed integrazioni (sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168,00 a euro 678,00 e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni)

Per quanto riguarda il sistema degli incentivi, vi anticipiamo che saranno rilanciati dai primi giorni di giugno con la prima tranche da due milioni di euro e avranno criteri nuovi sostenendo famiglie e imprese ad esempio nell’acquisto di mezzi meno inquinanti anche usati. Vi forniremo in merito maggiori informazioni a breve.

In download:

Il commento di Giacomo Cioni, presidente CNA Firenze Metropolitana: “Premesso che la soluzione al problema della qualità dell’aria non può coincidere con un progetto di stop progressivo alla circolazione di alcune tipologie di veicoli in entrata e in uscita dalla città, di fronte ad una situazione di rischio per la salute pubblica non possiamo che fare buon viso a cattiva sorte ed accettare un’ordinanza non indolore, tanto per le imprese che per i cittadini, ma che recepisce alcune misure che abbiamo richiesto. Mi riferisco alle deroghe al divieto previste per chi necessariamente deve recarsi come destinazione finale nell’area interdetta per motivi lavorativi, per chi dimostra di aver acquistato un’auto ecologica ma è in attesa della consegna e al passaggio nelle fasce orarie prima delle 8:30 e dopo le 18:30. Occorre adesso lavorare seriamente per facilitare la svolta green non con provvedimenti d’emergenza, bensì attraverso un’attenta pianificazione che per CNA è necessario comprenda il potenziamento del trasporto pubblico (autobus locali green, tav, utilizzo dei binari di superficie così liberati per il traffico pendolare sul modello della Rer parigina, completamento del sistema delle tramvie) e la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie, dalle colonnine di ricarica a parcheggi scambiatori ad hoc. Quanto ai fondi per la sostituzione dei veicoli, apprezziamo gli stanziamenti del Comune ed il fatto che riguardino non solo Firenze, ma anche i comuni del suo agglomerato. Non bastano però a coprire le esigenze di cittadini e imprese, in special modo se si guarda in prospettiva; inoltre escludono troppi cittadini della Città Metropolitana (dal Valdarno-Valdisieve all’Empolese, dal Mugello al Chianti) che quotidianamente lavorano e studiano in città. Occorrono perciò fondi dal Governo centrale che tengano necessariamente conto dell’aumento dei tassi d’interesse, visto che acquistare oggi è molto più oneroso rispetto anche solo ad un anno fa. Fondi accessibili a tutti i residenti nella Città Metropolitana: in questo Regione e Comuni devono far pressing su Roma”.