Vito Damato è il nuovo presidente di CNA Firenze e Fiesole per il quadriennio 2025–2029

Formazione, mobilità, semplificazione, internazionalizzazione e una Casa delle Eccellenze nel cuore di Firenze: le priorità del suo mandato

Vito Damato, 63 anni, imprenditore del settore ristorazione, è il nuovo presidente di CNA Firenze e Fiesole.

La sua elezione, avvenuta ieri sera, rappresenta un passaggio centrale nel percorso di rinnovo degli organismi dirigenti di CNA Firenze Metropolitana, che si concluderà il 26 giugno con l’elezione del nuovo Presidente Metropolitano, successore di Giacomo Cioni, per il quadriennio 2025–2029.

Damato subentra a Luca Tonini, al quale ha rivolto parole di stima e riconoscenza: “Luca ha guidato CNA con competenza e passione in anni non semplici, e ha saputo rappresentare le imprese con equilibrio e serietà. Ringrazio chi mi ha sostenuto e chi ha scelto di affidarmi questo compito: per me è un onore e una responsabilità che affronterò con impegno, spirito di servizio e ascolto”.

Con 37.409 imprese attive, di cui il 24% artigiane, l’area Firenze-Fiesole rappresenta il 42% del tessuto imprenditoriale della Città Metropolitana. Un dato che conferma la centralità dell’area nel sistema economico metropolitano e la rende un osservatorio privilegiato dei cambiamenti in corso.

Negli ultimi dieci anni, il numero complessivo di imprese è diminuito dell’1%, centrando una performance migliore rispetto al –3,5% dell’intera area metropolitana. Ciò che colpisce, però, non è tanto la variazione quantitativa, quanto la direzione del cambiamento. Dal 2019, infatti, il comparto manifatturiero ha perso il 15% delle imprese. A calare sono anche commercio (–13%), costruzioni (–1%) e trasporti (–5%), mentre crescono i servizi (+5%), l’alloggio e ristorazione (+2,3%) e l’immobiliare (+1,2%). Il risultato è un’economia sempre più orientata verso il terziario. Oggi, commercio (25% del totale), costruzioni (14%), alloggio e ristorazione (11%), servizi (11%) e immobiliare (10%) sono i settori predominanti, mentre il manifatturiero, un tempo tra i comparti più significativi, rappresenta soltanto l’8%.

Colpisce che la manifattura, da sempre strategica per l’economia toscana, sia oggi il comparto meno rappresentato tra quelli principali. In una città che si è storicamente identificata con il saper fare, il Made in Italy e la cultura artigiana, questo è un dato che invita a riflettere” ha commentato Damato.

Proprio per rilanciare la centralità del manifatturiero e dell’artigianato, il nuovo presidente rinnova una storica proposta di Cna, la creazione di una “Casa delle Eccellenze” nel cuore della città. Uno spazio permanente dove i mestieri artistici e tradizionali possano presentare, vendere e raccontare i propri prodotti a cittadini e turisti, riportando visibilità e valore a un comparto che continua a essere un simbolo identitario per Firenze.

In un contesto dove l’imprenditoria giovanile rappresenta appena il 7% del totale, il tema del ricambio generazionale e della trasmissione dei saperi diventa sempre più urgente. Anche per questo, il nuovo presidente sottolinea l’importanza della formazione come leva strategica per il futuro del tessuto produttivo fiorentino. “Dobbiamo investire in una scuola gratuita per i mestieri – ha dichiarato Damato – un luogo dove i giovani possano imparare, aggiornarsi e avvicinarsi ai saperi dell’artigianato tradizionale e agroalimentare. Senza nuove generazioni formate, non c’è futuro per il nostro saper fare”.

Il mandato del nuovo presidente si concentrerà anche su altri aspetti strategici, a partire dalla mobilità urbana. “Le nuove regole sulla viabilità non possono penalizzare chi lavora. Servono soluzioni su misura per le imprese: accessi agevolati, orari flessibili per il carico e scarico e modalità operative che tengano conto delle esigenze di chi ogni giorno deve muoversi per trasportare beni o persone” ha spiegato Damato.

Altre priorità saranno la semplificazione amministrativa, con la richiesta di regole più semplici per chi vive o lavora nei centri storici, ma anche il contenimento dei costi, dagli affitti alle tariffe comunali fino all’energia.

Un’altra direttrice di lavoro sarà il sostegno alle imprese che vogliono aprirsi ai mercati esteri. La significativa presenza di attività guidate da cittadini stranieri (22% del totale, due punti sopra la media metropolitana del 19,9%) racconta di un tessuto imprenditoriale già aperto al mondo, dove le connessioni internazionali sono una risorsa concreta. “Dobbiamo fare in modo che la vocazione internazionale dell’area si traduca in opportunità tangibili per le aziende – ha dichiarato Damato –Vogliamo rafforzare i percorsi di internazionalizzazione, anche per le realtà più piccole e artigiane, lavorando in rete con soggetti pubblici come Camera di Commercio, PromoFirenze e partner privati. Aprirsi ai mercati esteri non è più un’opzione per pochi, ma una necessità per molti: un passo fondamentale per consolidare la competitività del sistema economico locale”.

La stagione congressuale di CNA Firenze Metropolitana proseguirà nei prossimi giorni e settimane con le assemblee dei mestieri quelle dei raggruppamenti di interesse.

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